Scienze Bibliche NT: Dal sepolcro vuoto alla fede nel Risorto
Programma
Il punto di partenza sarà lo studio dei passi neotestamentari in cui si parla del sepolcro vuoto. Si tenterà una ricostruzione e un’analisi del lessico che si rinviene nei testi, senza trascurare le apparizioni del Risorto. Tanto il sepolcro vuoto, quanto le apparizioni del Risorto domandano un’interpretazione che fa appello alla libertà dei destinatari dei racconti, dal momento che si tratta di fatti indiscutibilmente ambigui e, tra l’altro, presentati in modo da conservarne l’ambiguità. Interpretare il «vuoto» e la difficoltà di riconoscere il Risorto è, probabilmente, la base per la comprensione di ciò che, per il Nuovo Testamento, significano termini come «credere» e «fede».
Obiettivo
Recuperare il dato neotestamentario sulla resurrezione di Gesù, scavalcando gli stereotipi che nel corso del tempo, in diversi campi (dall’arte alla letteratura alla teologia), hanno fatto immaginare un racconto che non c’è. Il Nuovo Testamento ha creato il vocabolario della resurrezione e ne ha affidato l’annuncio alle apparizioni del Risorto e alla descrizione del sepolcro vuoto. È importante scoprire il senso di quel «vuoto» e la sua funzione, rinunciando alla tentazione di riempirlo.
Avvertenze
Le lezioni frontali saranno propedeutiche a incontri di approfondimento, per consentire agli studenti un’esperienza di apprendimento cooperativo.
Bibliografia
Ogni studente predisporrà, concordandola con il docente, la propria bibliografia per l’esame. Si raccomanda la lettura previa di Enrico MAZZA, Era irriconoscibile. Il caso di Gesù risorto, EDB 2023.